Societario: Società commerciale estinta; Remissione del debito; Volontà abdicativa; Comportamento tacito.

Cass. Civ. Sez. III, Ord. 14 ottobre 2020 (Dep. 14 dicembre 2020) n. 28439. Presidente: VIVALDI. Relatore: ROSSETTI.

 

La remissione del debito, quale causa di estinzione delle obbligazioni, esige che la volontà abdicativa del creditore sia espressa in modo inequivoco; un comportamento tacito, pertanto, può ritenersi indice della volontà del creditore di rinunciare al proprio credito solo quando non possa avere alcun’altra giustificazione razionale se non quella di rimettere al debitore la sua obbligazione.

Ne consegue che i crediti di una società commerciale estinta non possono ritenersi rinunciati per il solo fatto che i medesimi non siano stati evidenziati nel bilancio finale di liquidazione, salvo che tale omissione non sia accompagnata da ulteriori circostanze tali da non consentire dubbi sul fatto che l’omessa appostazione in bilancio non possa avere altra causa se non la volontà della società di rinunciare a quel credito. (Redazione) (Riproduzione Riservata).